16/03/2018
    CNCN news 2.0

    UNIONE EUROPEA

    Parlamento europeo. Il secondo pilastro della PAC: la politica di sviluppo rurale. Think tank.
    In quanto secondo pilastro della politica agricola comune (PAC), la politica di sviluppo rurale dell'UE è concepita per fornire sostegno alle zone rurali dell'Unione e far fronte all'ampia gamma di sfide di carattere economico, ambientale e sociale del XXI secolo. Un maggiore grado di flessibilità (rispetto al primo pilastro) consente alle autorità regionali, nazionali e locali di elaborare i loro programmi settennali di sviluppo rurale basandosi su un «menu di misure» europeo. A differenza del primo pilastro, interamente finanziato dall'UE, i programmi del secondo sono cofinanziati dai fondi unioniali e dai fondi regionali, nazionali o locali.


    Commissione europea. Pacchetto infrazioni di marzo: La Commissione rinvia la FINLANDIA alla Corte per la caccia primaverile degli uccelli selvatici.
    Bruxelles, giovedì 8 marzo - La Commissione europea ha deciso di deferire la Finlandia alla Corte di giustizia dell'UE a motivo della caccia primaverile illegale agli edredoni maschi nella provincia di Åland. La direttiva Uccelli (direttiva 2009/147/CE) vieta l'uccisione di uccelli selvatici ma consente la caccia di alcune specie, come ad esempio gli edredoni (Somateria mollissima), purché ciò non avvenga durante il periodo riproduttivo o la stagione migratoria primaverile o purché siano soddisfatte le condizioni per una deroga al divieto di caccia. Le autorità competenti continuano ad autorizzare la pratica della caccia primaverile agli edredoni maschi nella provincia di Åland. La direttiva Uccelli vieta la caccia degli uccelli migratori durante il periodo della nidificazione o durante le varie fasi della riproduzione. Eccezioni a tale norma sono possibili, purché siano soddisfatte determinate condizioni. In Finlandia tuttavia le condizioni relative alle eccezioni non sono rispettate. Il livello della popolazione di edredoni non è soddisfacente. Secondo quanto emerso dalle più recenti valutazioni della popolazione, la specie è in calo sia nell'UE sia in Finlandia. Inoltre la quota di caccia supera la percentuale ammissibile, pari all'1 %, di mortalità annuale degli edredoni nella provincia di Åland. Nel dicembre 2005 la Corte aveva già stabilito, nella sua sentenza (C-344/03), che la Finlandia è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza della direttiva Uccelli a motivo della caccia primaverile agli edredoni maschi, tra le altre specie, nella provincia di Åland. Le pratiche condannate sono cessate, ma sono state riprese nella provincia di Åland nel 2011, ed è per tale motivo che la Commissione ha avviato la procedura di infrazione su tale questione nel novembre 2012. Nel dicembre 2016 la Commissione ha inviato un parere motivato, esortando la Finlandia a porre fine alla caccia primaverile agli edredoni maschi nella provincia di Åland. Le autorità competenti della provincia di Åland hanno tuttavia deciso di aprire una nuova stagione di caccia primaverile agli edredoni maschi nell'aprile 2017.

    Commissione europea. Pacchetto infrazioni di marzo: Direttiva Habitat: la Commissione invita la GRECIA a rispettare pienamente le norme sulla natura.
    Bruxelles, giovedì 8 marzo - La Commissione europea esorta la Grecia a rispettare gli obblighi imposti dalla direttiva Habitat (direttiva 92/43/CEE del Consiglio) per la protezione delle specie e degli habitat naturali inclusi nella rete Natura 2000. Spetta agli Stati membri designare i siti da includere nell'elenco dell'UE dei siti di importanza comunitaria (SIC) come zone speciali di conservazione. Essi devono inoltre stabilire priorità e obiettivi di conservazione nonché le misure di conservazione necessarie al mantenimento e al ripristino di uno stato soddisfacente per le specie e gli habitat presenti. Tali misure devono essere attuate entro sei anni dall'inclusione dei suddetti siti nell'elenco dell'UE dei SIC. La Grecia ha formalmente designato tutti i suoi 239 siti come zone speciali di conservazione, ma non ha stabilito priorità e obiettivi di conservazione né le misure di conservazione necessarie per detti siti. Nel quadro di un'azione di applicazione orizzontale attuata nei confronti di vari Stati membri, la Commissione invia alla Grecia un ulteriore parere motivato. La Grecia dispone ora di due mesi per rispondere; in caso contrario, la Commissione potrà decidere di deferire la questione alla Corte di giustizia dell'UE.

    REGIONI

    Regione Friuli Venezia Giulia: Panontin, criteri prelievo venatorio fauna da allevamento.
    Trieste, venerdì 9 marzo - Su proposta dell'assessore regionale alla Caccia, Paolo Panontin, la Giunta regionale ha deliberato di adottare i criteri per la differenziazione del prelievo venatorio relativo alla selvaggina adulta proveniente da allevamento, e per l'individuazione dei territori ove è possibile il rilascio della stessa senza limitazioni.
     Con lo stesso provvedimento è stato dato atto che i criteri adottati con la presente deliberazione sostituiscono le previsioni individuate nei Piani venatori distrettuali approvati, in merito alle immissioni (pronta caccia) di fauna nella stagione venatoria, in attesa dell'aggiornamento del Piano faunistico regionale.
     Come ricorda l'assessore Panontin - "La legge regionale n. 28 del
    21 luglio 2017, che reca disposizioni in materia di risorse agricole, forestali e ittiche di attività venatoria, ha di fatto modificato la legge n. 6 del 6 marzo del 2008, Disposizioni per la programmazione faunistica e per l'esercizio dell'attività venatoria".
     "Inserendo - precisa - la facoltà della Giunta regionale di adottare i criteri per la differenziazione del prelievo venatorio relativo alla selvaggina adulta proveniente da allevamento, e per l'individuazione dei territori ove è possibile il rilascio della stessa senza limitazioni. Ciò in sostituzione di quanto precedentemente previsto per la selvaggina 'pronta caccia' ".
     Per questo motivo, la struttura competente in materia faunistica e venatoria ha predisposto il documento tecnico, nel quale sono state individuate le specie di selvaggina adulta proveniente da allevamento, oggetto del provvedimento, e le modalità per l'immissione e il prelievo della stessa.
    Criteri, sui quali il Comitato faunistico regionale si è espresso favorevolmente.

    Regione Basilicata: Braia su piano di abbattimento selettivo e controllo dei cinghiali.
    Venerdì 9 marzo - “Completiamo il quadro delle attività nell’ambito della norma nazionale, rendendo possibili e applicabili tutte le metodologie e creando le condizioni per abbattere i cinghiali tutto l’anno, oltre i 3 mesi di caccia che la legge prevede normalmente nel calendario venatorio. Negli altri nove mesi sarà possibile abbattere i cinghiali con attività di controllo e caccia di selezione, sia nelle aree vocate che in quelle non vocate, con appostamento e girata.”
    Lo comunica l’Assessore regionale alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia.
    “Rendiamo possibili e applicabili – prosegue l’Assessore Braia – tutti i metodi di risoluzione efficaci e previsti dalla norma, insieme a un sistema di gestione che possa convertire il problema “cinghiale” in opportunità per il territorio di Basilicata. Ridurre e contenere i danni provocati alle colture, con elevati costi per le Amministrazioni chiamate a risarcire i mancati ricavi degli agricoltori. Raggiungere un equilibrio agro-ecologico sostenibile, riducendo la presenza degli animali sul territorio lucano. Con questi obiettivi prioritari, tra le numerose azioni, mettiamo oggi in campo, con il piano operativo, anche la possibilità della caccia di selezione. Lunedì è previsto un incontro, convocato dal Dipartimento, con gli Aattcc, per definire le modalità attuative. Costituito anche il Comitato Tecnico Faunistico Regionale.
    La Giunta Regionale ha approvato il “Piano di abbattimento selettivo e controllo della specie cinghiale 2018-2020”, che ha già avuto parere favorevole da Ispra, le cui attività potranno essere svolte da personale appositamente formato dagli Aattcc. Sono stati approvati, inoltre, il ”Disciplinare per la caccia di selezione” rendendola ora possibile nel rispetto del Calendario Venatorio e prevedendo il prelievo di 2.500 capi nel periodo marzo-dicembre 2018 e di almeno 4500 nel triennio, e il “Disciplinare per l’esercizio del prelievo controllato del cinghiale in applicazione del piano di controllo regionale” al fine di garantire la tutela delle produzioni, dei fondi coltivati e, soprattutto, di assicurare la pubblica incolumità.
    Chi fa caccia di selezione dovrà garantire il costante monitoraggio della specie, fornendo le informazioni all’Osservatorio faunistico del Dipartimento Agricoltura. Dal 14 al 26 Marzo 2018, tutti i cacciatori residenti in Basilicata in possesso di “Attestato per esperto nel censimento prelievo Ungulati (selecontrollore)”, che intendono partecipare al monitoraggio della specie cinghiale a partire dal 01.04.2018, potranno inoltrare la domanda di adesione disponibile sul portale regionale.
    Sono stati approvati anche gli schemi di avviso che gli Aattcc dovranno pubblicare per individuare il personale formato, e che riguardano gli operatori di selezione da utilizzare nelle attività di caccia di selezione e quelli da utilizzare nelle attività previste nel piano di controllo della specie cinghiale sia per il metodo da appostamento che per il metodo della girata.
    Il piano di controllo e prelievo selettivo dei cinghiali consente un controllo straordinario soprattutto nelle aree non vocate ed in aree a controllo e una gestione ordinaria nelle zone vocate.
    Le tecniche di prelievo privilegiate (anche in combinazione fra loro) saranno quelle in grado di risolvere la problematica di danno in tempi rapidi, tenendo in considerazione le caratteristiche ambientali dell’area di intervento e la necessità di arrecare il minimo disturbo possibile ad altre specie faunistiche. Le modalità di prelievo utilizzabili sono l’abbattimento da appostamento fisso (con la novità della presenza di un accompagnatore per coadiuvare nelle operazioni, in determinati siti di prelievo, e l’abbattimento con metodo della girata in forma collettiva e con utilizzo di un conduttore e un cane limiere, abilitato tramite prove E.N.C.I. Sono stati abilitati altri 22 cani limiere e a metà marzo la Regione Basilicata prevede di organizzare un’altra tornata di formazione per far crescere il numero degli animali utilizzabili con la tecnica della girata.
    Sono autorizzate le catture per mezzo di gabbie e/o recinti con eventuale abbattimento in loco, da parte del personale autorizzato, o traslocazione dell’animale ai sensi della normativa vigente. La cattura potrà essere effettuata direttamente dai proprietari e/o conduttori di fondi agricoli richiedendo alla Regione l’autorizzazione all’installazione di gabbie o chiusini.
    Il controllo autorizzato nelle aree non vocate e nelle aree soggette a controllo si effettua dal 01 gennaio al 31 dicembre con la tecnica della girata e con la tecnica all’appostamento esclusivamente durante le giornate di mercoledì, sabato e domenica Il prelievo selettivo autorizzato, nelle aree vocate e non vocate, si effettua dal febbraio 2018 al 31 dicembre 2018 con la tecnica all’appostamento 4 giorni la settimana esclusi il lunedì, martedì, venerdì.
    Nelle oasi di protezione è consentito il controllo, con la tecnica dell’appostamento, della girata e catture dal 01 gennaio al 31 dicembre, 4 giorni la settimana esclusi il lunedì, martedì, venerdì, previa autorizzazione dell’Ente gestore ed alla presenza del personale di Polizia Provinciale.
    Le catture per mezzo di gabbie e/o chiusini sono autorizzate dal 01 gennaio al 30 dicembre. Il piano ha validità fino al 31.12.2020.
    Costituito, infine, anche il Comitato Tecnico Faunistico Regionale con i rappresentanti designati dal Dipartimento Agricoltura, dalle organizzazioni professionali agricole (Confagri, Coldiretti, CIA), dalle associazioni venatorie nazionali (ItalCaccia, Anuu, Arcicaccia, Enalcaccia), dalle associazioni di protezione ambientale (Endas, Wwf, Movimento Azzurro), da Enci, dal Corpo Forestale dello Stato e dall’Anci.

    Regione Trentino Alto-adige: Rapporto orso e grandi carnivori.
    Mercoledì 7 marzo - Il Servizio Foreste e Fauna, a partire dal 2007 predispone un documento a cadenza annuale, denominato “Rapporto orso”, inerente la situazione dell’orso bruno e la attività di gestione ad esso collegate. L’obiettivo è duplice: da un lato fornire una corretta informazione, aggiornata e dettagliata sullo status della piccola popolazione di orsi che gravita nel Trentino occidentale e nelle regioni adiacenti, dall’altro registrare in maniera sistematica una serie di dati il cui utilizzo periodico da parte degli addetti ai lavori necessita di un documento per quanto possibile completo ed esaustivo.
    Rapporto Grandi carnivori 2017


    ASSOCIAZIONI

    Face.eu: Conferenza “Mantieni la calma e lascia che l'Africa prenda il comando”.
    Bruxelles, venerdì 9 marzo - Il comunicato stampa.

    Face e Federcaccia: Insieme a colloquio con la Commissione europea.
    Venerdì 9 marzo - Lo scorso 7 marzo. una delegazione FACE ha incontrato la Commissione Ambiente dell’Unione Europea, per discutere diverse attualità che riguardano la caccia agli uccelli migratori in Europa e in Italia. L’incontro era finalizzato a illustrare proposte e idee che possano inserirsi nell’ambito della cosiddetta ”flessibilità” esposta nel Piano d’Azione per l’implementazione delle direttive Uccelli e Habitat.
    La riunione si è svolta alla presenza di Michael O’Briain, Joseph Van der Stegen e Luisa Samarelli per la Commissione, mentre per FACE sono intervenuti David Scallan, Roderick Enzerink, Matthieu Boos e Michele Sorrenti, quest’ultimo in qualità di Chairman del Gruppo di Lavoro FACE sulle direttive Natura.
    L’agenda della giornata era ricca di punti. Il primo era la proposta di caccia in deroga allo storno in Italia secondo un calcolo delle piccole quantità, cioè lettera c dell’articolo 9 della direttiva. Altri punti erano la caccia alla tortora e il relativo Piano d’Azione, in via di completamento; la revisione dei Key Concepts; la possibilità di Piano d’Azione per alcuni anatidi, tra i quali il moriglione; il principio di precauzione e la caccia in Francia alle oche in febbraio.
    Per quanto riguarda i punti più interessanti per i cacciatori italiani l’argomento storno è sicuramente il più importante. In merito, la Commissione non ha chiuso le porte alla possibilità di caccia secondo lettera c, riconoscendo sia la correttezza dei calcoli proposti, sia la situazione particolare dei cacciatori italiani, penalizzati rispetto ai loro colleghi di quasi tutti i Paesi mediterranei e di molti continentali in cui la specie è cacciabile.
    La Commissione ha riconosciuto anche che l’applicazione in Italia delle deroghe alla specie per danni all’agricoltura è molto più restrittiva di quanto applicato in altri Stati UE su altre specie, e che vi è la possibilità di estendere questa forma di deroga anche a grandi areali, se si dimostra che la prevenzione del danno è necessaria su ampie zone.
    Tuttavia ha lasciato aperta la possibilità per lettera c, che dovrà rigidamente rispettare le prescrizioni dell’articolo 9, su tempi, luoghi, cacciatori abilitati etc…
    Federcaccia, insieme alle altre associazioni e attraverso i propri Uffici Tecnici, contatterà il Ministero, con cui erano già iniziati colloqui sul tema, per predisporre una proposta in linea con le richieste della Commissione.
    Per la tortora la Commissione ha accettato la posizione FACE che la messa a punto di un Piano per la gestione adattativa del prelievo è la strada principale da seguire, e che è necessario un finanziamento da parte di tutti gli Stati UE in cui la caccia alla tortora è consentita. È stato inoltre sottolineato che i calcoli oggi presenti sulla bozza di Piano sul prelievo potenziale nella Flyway Atlantica sono stati fatti in modo eccessivamente prudenziale, disattendendo le richieste FACE.
    Sui Key Concepts abbiamo ascoltato con soddisfazione che la Commissione scriverà agli Stati Membri per creare dei Gruppi di Lavoro nazionali con tutti i portatori d’interesse, cacciatori inclusi, e che tutti gli studi scientifici dovranno essere tenuti in considerazione. Sul punto la Commissione ha ribadito che i dati estremi non sono ritenuti oggetto di analisi e che tutte le metodiche devono essere considerate per valutare gli spostamenti degli uccelli.
    Un resoconto più puntuale sarà pubblicato sul prossimo numero dell’organo ufficiale della Federazione Italiana della Caccia, “Il Cacciatore Italiano”. Da questo incontro emerge che il nuovo approccio di FIdC di costituire uffici tecnici con professionalità specifiche, sta aprendo nuovi scenari di collaborazione proficua anche con le Istituzioni Europee e ciò non potrà che avvantaggiare i cacciatori italiani nel mantenimento delle tradizioni venatorie, nell’ottica di un prelievo sostenibile e in linea con la legislazione internazionale.


    EVENTI

    19-20 marzo 2018 - Progetto LIFE WOLFALPS - Conferenza finale: “La coesistenza tra lupo e uomo sulle Alpi e in Europa”, Trento.
    Il progetto LIFE WOLFALPS (“Wolf in the alps: implementation of coordinated wolf conservation actions in core areas and beyond”), coordinato dal Parco naturale delle Alpi Marittime e da 5 anni diventato il riferimento alpino su qualsiasi questione riguardante il lupo, è giunto quasi alla sua conclusione.
    La grandissima novità del progetto è stata quella di affrontare per la prima volta in Italia l’argomento della coesistenza tra lupo e uomo a livello di popolazione, considerando in particolare la popolazione di lupo sulle Alpi italo-slovene.
    Nello specifico, LIFE WOLFALPS ha sviluppato varie azioni concrete per la conservazione della specie coordinate a livello alpino italiano, cercando di approfondire l’importante tematica della coesistenza fra lupo e uomo: dalla prevenzione degli attacchi sui domestici al contrasto delle uccisioni illegali, dalla valorizzazione del lupo in chiave ecoturistica al controllo dell’ibridazione, dalla comunicazione a 360 gradi all’organizzazione di workshop regionali per coordinare la gestione alpina, passando per un monitoraggio della specie accurato e sistematico indispensabile per l’attuazione delle sopracitate azioni.
    La conferenza finale del progetto  LIFE WOLFALPS è organizzata su due giornate presso il Teatro Auditorium di Trento (Centro Servizi Culturali S. Chiara, via S. Croce n. 67) dedicate ad appassionati e addetti ai lavori, più un giorno di pre-conference (domenica 18 marzo 2018) al MUSE - Museo delle Scienze (Corso del Lavoro e della Scienza n. 3), pensato per presentare in maniera informale il progetto al grande pubblico.
    Nel primo giorno di conferenza (lunedì 19 marzo 2018) verranno esposti in modo esaustivo tutti i risultati ottenuti da WOLFALPS e le azioni di conservazione condotte al fine di favorire la coesistenza tra lupo e uomo sulle Alpi. Saranno presentate le migliori pratiche testate, discussi i problemi incontrati ed evidenziate le azioni più efficaci che hanno prodotto i migliori risultati. La prima giornata della conferenza sarà quindi un’occasione per far emergere l’importante lavoro di squadra svolto dal progetto WOLFALPS a livello alpino, ma anche per discutere delle prossime sfide da affrontare per garantire la conservazione del lupo e la convivenza tra tale specie e l’uomo sulle Alpi.
    Il secondo giorno (martedì 20 marzo 2018) la conferenza si fa internazionale e le principali sfide della coesistenza uomo-lupo saranno trattate al livello europeo. In particolare, esperti di fama internazionale, membri del Large Carnivore Initiative for Europe (LCIE), specialist group (SSC) della IUCN , presenteranno le questioni gestionali più importanti riguardanti le popolazioni europee di lupo. La seconda giornata della conferenza finale di WOLFALPS sarà quindi una delle migliori opportunità per discutere apertamente sul futuro della conservazione e della gestione del lupo in Europa.
    Il programma

    24-25 marzo 2018 - EXPORIVA CACCIA PESCA AMBIENTE – Riva del Garda.
    EXPORIVA CACCIA PESCA AMBIENTE, a Riva del Garda il 24 e 25 marzo, unica mostra-mercato del Trentino Alto Adige dedicata alla caccia, raggiunge quest’anno le 13 edizioni.
    Si tratta di una mostra mercato rivolta prevalentemente a negozi di attrezzatura, abbigliamento, calzature e accessori per la caccia e la pesca e rappresenta ormai un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati che possono fare acquisti a prezzi convenienti.
    Ma il successo di EXPO RIVA CACCIA PESCA AMBIENTE è sicuramente da ricercarsi nel perfetto mix fra l’ottima offerta commerciale e i momenti di confronto ed arricchimento, grazie ad appuntamenti culturali di altissimo livello che scandiscono le giornate di fiera.
    Gli amanti della caccia trovano in fiera tutto ciò che stanno cercando: produttori di armi, ottiche, abbigliamento, accessori e agenzie venatorie. E’ possibile provare i migliori prodotti in commercio in una speciale area test dedicata alle strumentazioni ottiche. In questa edizione torna la Mostra di tutti i trofei della Provincia di Trento, relativi alla stagione venatoria 2017; oltre 6.500 trofei saranno esposti, grazie alla collaborazione dell’Associazione Cacciatori Trentini, all’interno del Padiglione B4 (secondo piano del quartiere fieristico).
    In fiera è possibile trovare i negozi più rappresentativi per le principali tecniche di pesca sportiva e acquistare a prezzi vantaggiosi le migliori proposte di attrezzatura, abbigliamento e accessori per pesca a mosca, spinning, e pesca generica. Dal 2017 è arrivata in fiera anche l’antichissima tecnica giapponese del Tenkara con esperti che risponderanno a tutte le vostre domande. Se la vostra passione è lo spinning troverete in fiera nel Padiglione C2 la vasca dove esercitarvi e testare i materiali in vendita. Se siete amanti della pesca a mosca avrete a disposizione una vasca esterna di ben 35 metri dove potrete esibirvi nei vostri lanci ed assistere alle dimostrazioni di lancioad una e due mani di esperti testimonial e Maestri SIM.
    Ad ExpoRiva Caccia Pesca Ambiente sono presenti le diverse Associazioni e quattro Musei che organizzeranno attività didattiche e laboratori per i piccoli visitatori. E’ inoltre presente il Dipartimento Risorse Forestali e Montane della Provincia Autonoma di Trento e altre realtà legate alla tutela ed al rispetto ambientale ed alla promozione del Territorio.
    Ricco calendario di eventi collaterali con momenti di approfondimento dedicati a temi importanti legati alla caccia, alla pesca e all’ambiente, tra cui gli appuntamenti “Mezz’ora con l’esperto” dove vengono trattati argomenti di cultura e tecnica venatoria. Quest’anno all’interno del programma due momenti di formazione dedicati alla caccia e alla pesca. Un corso di avvicinamento alla pesca con lezioni teoriche e pratiche e un corso di sicurezza armi. Il sabato pomeriggio un evento legato alla sostenibilità: la presentazione della “Carta etica di ExpoRiva Caccia Pesca Ambiente”
    All’interno dei padiglioni dedicati alla caccia respirerete la vera atmosfera mitteleuropea. Ad accompagnarvi le note di Gruppi di suonatori di corni con il loro inconfondibile suono. Artisti intagliatori, pittori specializzati in soggetti venatori e costruttori di “Gamsbart“(gli inconfondibili pennacchi in pelo di camoscio sfoggiati sui cappelli), artigiani che mostreranno antichi mestieri e custodi delle tradizioni venatorie. Oltre a tutto questo, in un caratteristico Biergarten, potrete gustare un tipico menu accompagnato da musica e ballo folk tirolese.
    Fra gli eventi previsti vi segnaliamo in particolare:
    SAPORI SELVAGGI… E STELLATI
    Con due stelle Michelin Alfio Ghezzi è sicuramente uno degli chef italiani più rinomati e quotati: non perdere l’occasione di partecipare al suo show cooking in fiera, dedicato alla carne di selvaggina e al pescato con 50 assaggi. Si cucinerà nel paesaggio, seguendo un equilibrio ecologico alla ricerca di prodotti spontanei senza sprecare nulla della selvaggina e del pescato.

    NEWS
    LA CABINA DI REGIA DEL MONDO VENATORIO SOSTIENE IL MANIFESTO DI FACE PER LE  ELEZIONI EUROPEE 2024
    La Federazione Europea per la Caccia e la Conservazione (FACE), che rappresenta 7 milioni di ...
    DIVIETO MUNIZIONI CONTENENTI PIOMBO NELLE ZONE UMIDE: EFFICACI INTERVENTI CHIARIFICATORI.
    15/09/2023
    Con emendamenti in sede parlamentare alla esistente normativa viene fatta chiarezza sull’interpretazione del Regolamento europeo 2021/57.
    Le scriventi Associazioni Nazionali (Federcaccia, Enalcaccia, AnuuMigratoristi, Associazione ...
    Il Comitato Nazionale Caccia e Natura su evento “Custodi della Biodiversità”: confermato supporto ad attività venatoria, l’842 rimane intoccabile
    Roma, 26 febbraio 2023 – L’evento “Custodi della Biodiversità”, ...
    Cabina di Regia mondo venatorio su dati dell’Università di Urbino su incidenti in ambito caccia
    01/02/2023
    CONFERMATO IL TREND DI DECREMENTO DI INCIDENTI E DECESSI; RESTA L’OBIETTIVO ZERO NEL LUNGO PERIODO
    Le associazioni venatorie riconosciute Federcaccia, Enalcaccia, Arcicaccia, ANLC, ANUUMigratoristi, ...
    15/09/2022
    Il 25 settembre i cittadini sono chiamati alle urne per eleggere il Parlamento, dal quale scaturirà un nuovo Esecutivo a guidare il Paese. Quali sono i candidati e i partiti politici che hanno espresso la volontà di impegnarsi al fianco del mondo venatorio?
    29/08/2022
    La Cabina di regia unitaria ha inviato un manifesto e una lettera di adesione a tutti i candidati alle prossime elezioni politiche, per chiedere la disponibilità a intraprendere un confronto sui temi della conservazione e della biodiversità
    12/07/2021
    ANPAM, CNCN e FITAV lanciano un nuovo prodotto di comunicazione ricco di contenuti inediti per approfondire il tiro a volo a 360° dalla viva voce dei professionisti del settore
    14/06/2021
    L’Assemblea del Comitato Nazionale Caccia e Natura ha nominato il 67enne già Presidente di Fondazione UNA al suo vertice per i prossimi 2 anni
    05/12/2020
    Le Associazioni venatorie riconosciute e il CNCN, a seguito della positiva ordinanza del Presidente Giani per lo svolgimento dell’attività venatoria nell’ATC di residenza, si rivolgono ai Governatori di Lombardia, Calabria, Campania, Basilicata, Piemonte e Valle d’Aosta per chiedere urgentemente l’adozione di provvedimenti similari.
    04/12/2020
    Le Associazioni venatorie riconosciute e il CNCN si rivolgono ai Senatori della Commissione Giustizia del Senato per chiedere una revisione dei disegni di legge in discussione, con l’eliminazione di tutte le norme presenti contro l’attività venatoria
    11/09/2020
    Raccolte in un comodo e semplice opuscolo le buone pratiche e le attenzioni da porre in atto per tutelare se stessi e gli altri in tempi di epidemia. Dalle Associazioni riunite nella Cabina di regia del mondo venatorio l’impegno per la sicurezza dei cacciatori e dei cittadini
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