REGIONI
Regione Toscana: Tesserini venatori, non è più tassativo il termine di riconsegna del 20 marzo di ogni anno.
Mercoledì 15 febbraio - Tesserini venatori, si cambia. Ecco quali sono le novità sulle modalità di riconsegna dei tesserini venatori, introdotte con la recente Legge Regionale Toscana del 1 marzo 2016 n. 20, che ha modificato le leggi inerenti il prelievo venatorio (L.R. 3/94) e il calendario venatorio toscano (L.R. 20/2002).
In particolare è stato modificato l’articolo 6 comma 4 della L.R. 20/2002, con il quale il termine tassativo della riconsegna fissata per il 20 marzo di ogni anno decade.
Con questa modifica normativa non è più inderogabile il termine del 20 di marzo di ogni anno per la restituzione del tesserino venatorio regionale cartaceo al Comune di residenza, che ogni cacciatore deve avere con se durante l’attività venatoria, come mezzo di controllo sulla sua attività.
Il tesserino venatorio viene quindi riconsegnato al Comune di residenza al momento del ritiro del tesserino per la nuova stagione di caccia. Non ci sarà la sanzione amministrativa per la mancata riconsegna dello stesso entro il 20 di marzo di ogni anno. In caso di cambio di residenza il tesserino va riconsegnato al Comune che lo ha rilasciato.
In futuro il tesserino venatorio cartaceo potrà essere sostituito con un tesserino digitale su supporto informatizzato secondo disposizioni tecniche che verranno definite dalla Giunta Regionale della Toscana.
Regione Abruzzo: Pepe: nuove procedure per il rilascio dei tesserini.
Giovedì 16 febbraio - L' assessorato Caccia e Pesca rende noto le nuove procedure per il rilascio delle autorizzazioni per l'esercizio dell'attività venatoria in Abruzzo, a partire dalla stagione 2017/2018. A partire da quest'anno, infatti, le ricevute dei versamenti di iscrizione a ciascun Ambito non dovranno essere presentate dai singoli cacciatori agli uffici, bensì verranno comunicate attraverso un elenco dagli Atc alla Regione, dai quali evinceranno automaticamente dagli accrediti dei propri conti postali gli elenchi dei cacciatori in regola. Con queste modifiche, che vanno nel senso della semplificazione, i cacciatori potranno recarsi una sola volta presso un ufficio pubblico per il ritiro del tesserino regionale, di quello di abbattimento e quant’altro necessario per lo svolgimento della propria attività venatoria. "Nell'ambito del riordino delle province e delle nuove competenze in materia venatoria passate alla Regione - chiarisce l'assessore Dino Pepe - abbiamo voluto semplificare al massimo le procedure di rilascio dei tesserini regionali e di abbattimento, per rendere più agevole il loro ritiro da parte dei cacciatori". "Ora stiamo lavorando - conclude l'assessore Pepe - ad una ulteriore semplificazione affinché questo rilascio annuale dei tesserini possa essere fatto su sedi periferiche molto più vicine al cittadino quali i Comuni, come in uso da diversi anni in alcune province abruzzesi".
Regione Veneto: Intervento di censimento dei cinghiali nel Parco dei Colli Euganei.
Martedì 14 febbraio - Si è svolto ieri, lunedì 13 febbraio, un censimento del cinghiale sul Monte Vendevolo, all’interno del Parco Colli Euganei nella frazione di Valnogaredo nel comune di Cinto Euganeo (Padova). L’area interessata al censimento corrisponde ad una superficie di 38 ettari, con presenza prevalente di corbezzolo e castagno. La partecipazione dei selecontrollori operanti nel Parco è stata massiccia e vi hanno collaborato studenti dell’Università di Padova, per un totale di 102 partecipanti con la presenza del Commissario dell’ente Parco Enrico Specchio, dell’assessore regionale al parchi Cristiano Corazzari e dell’assessore regionale all’agricoltura, caccia e pesca, Giuseppe Pan.
L’operazione, particolarmente difficile per la presenza di una vegetazione molto fitta e intricata tipica della macchia mediterranea, si è svolta con successo. Sono stati osservati cinghiali di diverse classi di età e sesso e nei prossimi giorni verranno comunicati i dati ufficiali.
La prossima settimana, nella giornata di domenica 19 febbraio, l’operazione di censimento sarà ripetuta sul Monte Venda.
“Questi due interventi di censimento hanno una validità scientifica per l’acquisizione di dati ragionevolmente certi sul numero e la tipologia di questo tipo di ungulati all’interno del territorio del Parco – hanno fatto rilevare gli assessori Corazzari e Pan – e permetteranno di migliorare e perfezionare l’azione della Regione del Veneto e dell’ente Parco, che già è stata avviata, per il contenimento della specie. Lavorare con numeri certi è fondamentale”.
Regione Emilia Romagna: Misure drastiche sulle specie impattanti nel nuovo Piano Faunistico.
Sabato 18 febbraio - Proseguono i lavori della Regione Emilia-Romagna sul nuovo Piano faunistico venatorio regionale, che avrà durantaquinquiennale (2017 – 2022) e che sostituirà la programmazione provinciale. Il Piano, presentato negli scorsi giorni dalla Regione, ha iniziato la lunga fase di confronto con i portatori di interesse, che si concluderà fra alcuni mesi con l’approvazione da parte dell’Assemblea legislativa.
Il quadro conoscitivo che sta alla base del Piano – hanno spiegato i tecnici – parte dall’analisi delle specie faunistiche presenti in Emilia-Romagna e della loro distribuzione sul territorio (Carta delle vocazioni faunistiche) per definire unità territoriali omogenee a seconda dei livelli di concentrazione delle varie specie (protette, non protette ma non impattanti, non protette e impattanti) e delle peculiarità dei vari ambienti. Per quanto riguarda le specie non protette e impattanti (ungulati in testa), il Piano, a seconda della numerosità dei capi e dell’incidenza dei danni causati, compresi gli incidenti stradali, elenca gli interventi di prevenzione e di controllo, con l’introduzione di significative misure sperimentali. L’ultima parte del Piano concerne la riorganizzazione degli istituti faunistici con finalità pubblica e privata, con particolare attenzione, per quanto riguarda quelli a finalità privata, agli Ambiti territoriali di caccia (Atc), data la peculiare funzione di gestione venatoria nel territorio.
Nel caso del cinghiale vengono fissati obiettivi non conservativi: "i distretti di gestione con estese porzioni (≥ del 25% della superficie complessiva) inserite nei comprensori 1 e 2, assumono come obiettivo la massima riduzione numerica possibile degli effettivi della specie: il prelievo venatorio deve quindi avvenire senza vincoli quali-quantitativi. Nei distretti con sviluppo preponderante, in termini di superficie, nel comprensorio 3 (≥ del 75% della superficie complessiva), è consentita la gestione conservativa del cinghiale. Nei casi di quest’ultimo tipo, il riferimento a cui tendere è rappresentato dalla soglia economica di danno pari a 11 €/kmq (cfr. punto seguente). Nei distretti in questione, laddove il danno calcolato per unità di superficie oltrepassi il valore indicato, la dimensione del piano di prelievo deve essere calcolata in base ad un rapporto di correlazione diretta con l’andamento dei danni prodotti dal cinghiale alle produzioni agricole".
EVENTI
7 marzo 2017 – Parlamento europeo, Bruxelles – Conferenza sul Futuro delle Direttive Natura: Dove stiamo andando?
Il convegno è organizzato dalla FACE, la Federazione delle Associazioni per la Caccia e la Conservazione, ed ospita l’eurodeputato Karl-Heinz Florenz e l’eurodeputato Renata Briano al Parlamento europeo.
In questo incontro si discuterà sull’esito del controllo di qualità delle Direttive sulla natura dell'Unione europea e avrà un focus specifico su una migliore attuazione per ridurre i conflitti causati dalle crescenti popolazioni di uccelli, con presentazioni sull’oca e sulla gestione dei cormorani, e sulla conservazione e gestione dei grandi carnivori.
Il sito dell'evento
24 febbraio - Progetto LIFE SeResto – Conferenza intermedia, Venezia – Auditorium Santa Margherita.
Il giorno 24 Febbraio 2017 si svolgerà a Venezia, presso l’Auditorium Santa Margherita (Dorsoduro 3689 - Campo Santa Margherita), la Conferenza intermedia del progetto LIFE SeResto – “Habitat 1150* (coastallagoon) recovery by SEagrassRESTOration. A new strategicapproach to meet HD & WFD objectives”, finalizzata ad illustrarne i risultati preliminari, a 3 anni dall’inizio delle attività.
Il progetto LIFE SeResto, di cui l’Università Ca’ Foscari di Veneziaècapofila, ha l’obiettivo divalorizzare e favorire il recupero ambientale della Laguna settentrionale di Venezia tramite il ripristino delle praterie di piante acquatiche. Tale ripristino favorisce la formazione di habitat fondamentali per la vita di molte specie animali caratteristiche della laguna (pesci, uccelli, molluschi, crostacei, ecc.). Gli interventi di trapianto delle piante acquatiche sono svolti in massima parte da pescatori locali appositamente formati nell’ambito del progetto e assistiti dai partner scientifici.